L’abitazione, progettata dall’ architetto Fenoglio in uno stile fantasioso neo-medioevale, sorge in una posizione elevata rispetto all’abitato di Canzo e fu costruita dal 1903 al 1906.
La collinetta, anticamente conosciuta con il nome di “Grimello” fu venduta all’industriale Magno Magni dai Gavazzi, nobili filandieri locali.
Quando il Magni decise di costruirsi una grande villa nel suo paese natale, essendo profondamente legato all’ambiente vicentino dove viveva, fece trasferire a Canzo per la costruzione della dimora non soltanto molti materiali, come per esempio enormi quantità di “pietra di Vicenza”, ma anche maestranze locali vicentine come scalpellini, ebanisti e decoratori.
La Villa fu realizzata quasi interamente in pietra a vista, con taglio regolare.
Esternamente si presenta a balconate e terrazze multiple, che danno all’insieme dell’edificio una particolare fisionomia che ha reso celebre la Villa in tutto il territorio brianzolo.
Le stanze interne sono tutte elaborate in forme diverse e con stili architettonici differenti.
La singolarità della Villa ci coglie già all’ingresso del viale, con l’immagine della pregevole cancellata opera di maestri fabbri e la linearità della pietra grigia squadrata, armonicamente presente in tutta la dimora.