LAZZARETTO

03 – Lazzaretto

Costruzione esagonale eretta nell’Anno Domini 1630 a memoria dei morti della famosa peste manzoniana.

Si trova in posizione defilata rispetto all’abitato, sopra un piccolo promontorio a quota 460 lungo un sentiero che conduce al monte Cornizzolo. La figura principale è quella di San Michele, il santo angelo pesatore delle anime e protettore dei guerrieri Lomgobardi.

Tiene tra le mani la “stadera”, caratteristica pesa di ferro a due piatti, ed una spada.

L’edificio venne utilizzato nuovamente come Lazzaretto in occasione dell’epidemia di colera del 1836.

La cappella ha subito diversi interventi di restauro, uno dei quali nel 1928 grazie all’intervento della famiglia Bonalumi Mosca, garantendone un buono stato di conservazione fino ad oggi.

All’interno vi sono altri dipinti graffiti che ricordano le opere temporali di misericordia: dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati, e seppellire i morti. L’arcangelo Michele è raffigurato nel momento in cui sconfigge il demonio la cui immagine è dipinta ai suoi piedi.

L’arcangelo diventa così protettore delle anime defunte ed aiuto ai fedeli per raggiungere la gioia eterna del paradiso.