Classica cappella viaria votiva; la bella immagine porta la raffigurazione di San Rocco in abito francescano inginocchiato verso la Vergine Maria per chiedere la grazia della guarigione al povero malato di peste collocato ai suoi piedi.
La storia di San Rocco informa che rimasto orfano distribuì i suoi beni ai poveri e partì per Roma.
Durante il suo viaggio si imbattè nella peste e si offrì per l’assistenza con guarigioni miracolose.
La protezione contro la peste fece di lui uno dei santi più popolari e divenne protettore dei campi, delle bestie, della casa e dei mali alle ginocchia.
Ecco perchè nella parte alta di Canzo (Sombico – dal latino luogo posto in alto sommo vico) ha trovato la sua giusta collocazione la bella immagine ottocentesca di San Rocco.
La Vergine, assisa tra le nuvole sembra accogliere benevolmente la preghiera del Santo che con la mano indica il malato di peste disteso sopra un giaciglio.
San Rocco è raffigurato con i suoi classici attributi, il mantello con la conchiglia del pellegrino, la zucca legata ai fianchi, il bastone da viaggio e il largo cappello abbandonato poco distante.
L’unica variante è il saio da francescano con il cordone forse per avvicinare san Rocco alla figura di San Miro, santo particolarmente caro e venerato dai canzesi.